trio
Offerta 2 ×1
di Dylanland
10.11.2021 |
11.333 |
4
"Ero in giro con Alessio, il mio migliore amico e l'idea di entrare in un Supermercato per prendere un paio di lattine di Coca da bere ci sembrò una buona..."
Quella afosa mattina di Luglio, il caldo sembrava aver scatenato tutta la sua concentrazione nella mia città, avvolta davvero in una cappa insopportabile.Ero in giro con Alessio, il mio migliore amico e l'idea di entrare in un Supermercato per prendere un paio di lattine di Coca da bere ci sembrò una buona cosa, oltretutto per godere un po' del fresco dell'aria condizionata.
Andati al reparto delle bibite, prendemmo dal frigo dei freschi un paio di lattine e continuammo a girare per reparti.
Notammo entrambi una donna sui 35 anni, carina ma normale, cioè non una strafiga, però con un bel fisico avvolto da un vestitino leggero a fiori già corto di suo e che scopriva molto le gambe in quanto la signora era intenta ad allungarsi per prendere un prodotto nello scaffale più alto.
Aveva molta difficoltà a prendere il prodotto anche perché piccolina di statura.
Prontamente afferrai io lo scatolo di biscotti che lei provava a prendere e lo porsi con un sorriso; "È questo che vuole signora?", "Si, grazie, li mettono sempre così in alto...... è in offerta 2×1, me ne prendi un altro pacco?".
Mi aveva dato del tu e risposto al mio sorriso con il suo, quindi presi un altro scatolo di biscotti ai cereali e li misi direttamente nel suo carrello, in cui vi erano molti doppioni di prodotti: due barattoli di pisellini, due confezioni di tonno da 4, due confezioni di yogurt da 2.
"Compri tutto in doppia confezione?" le chiesi sorpreso, " No, è che approfitto delle offerte prendi due paghi uno, è un buon modo per risparmiare" mi rispose quasi come per giustificarsi.
"Fai bene, significa stare attenti e ottimizzare le spese" apprezzai io e con Alessio proseguimmo il giro avviandoci alla cassa.
Pagai le lattine e mentre ricevevo il resto mi accorsi che la donna si era messa in coda con il suo carrello carico alla stessa cassa.
Feci un cenno ad Ale e ci fermammo vicino la porta scorrevole prima di uscire.
Attendemmo che arrivasse anche lei e immaginando che avesse bisogno di una mano per il suo carico le chiesi se avesse bisogno di un aiuto per la spesa.
"Ah, vi ringrazio, siete molto gentili ma non voglio ancora approfittare della vostra gentilezza....."
"Figurati, nessun problema, è un piacere poterti aiutare con tutta questa roba" e così dicendo presi 3 buste io più un cestello di acqua, 2 Alessio e un cestello lui, anche l'acqua in offerta ovviamente.
Caricammo tutto nella sua auto, una Fiesta grigio argento.
"Vi ringrazio tanto ragazzi, non so come avrei fatto da sola, visto che mio marito è fuori per lavoro; io comunque sono Lisa" e tese la mano per presentarsi.
"Io sono Dylan, lui Alessio....ma, scusa, come farai adesso che vai a casa a portare tutta sta roba? A questo punto abbiamo fatto 30 e facciamo 31, se vuoi ti accompagniamo a casa, davvero non ci pensa, è un piacere aiutarti".
Lei sorrise con imbarazzo, ribadì che non voleva approfittare troppo di noi ma che effettivamente le avrebbe fatto comodo perché da sola al terzo piano senza ascensore rotto sarebbe stata dura.
A dire il vero la notizia dell'ascensore rotto non faceva piacere neanche a noi, ma qualcosa mi diceva e diceva anche ad Alessio che negli occhi di quella donna balenasse qualcosa.
Nonostante il caldo decidemmo di andare e in auto seduto avanti non potetti non notare il vestitino che scopriva le sue gambe fin quasi al limite con lei alla guida.
Giunti dopo poco, ci caricammo come facchini e da veri cavalieri portammo a termine il nostro compito, con tanta fatica.
Complice il caldo eravamo entrambi sudati e Lisa ci offrì prontamente due bicchieri di the freddo dal frigo.
"Ancora grazie ragazzi, siete due angeli; volete sciacquarvi un poco, vi porto degli asciugamani e ci indico' la porta del bagno.
Io e Alessio entrammo insieme e ci togliemmo le magliette bagnate e ci lavammo con molto piacere a turno.
Intanto Lisa entrò per porgerci due asciugamani di spugna e ci vide a petto nudo; "oh, scusatemi, ecco gli asciugamani" e tese la mano "Se volete potete fare la doccia invece che lavarvi a pezzi" aggiunse sorniona.
"La facciamo volentieri se la fai anche tu con noi" rispose prontamente Alessio.
"In effetti ci vorrebbe anche per me, fa troppo caldo, sono tutta sudata anche io, sono tutta bagnata"; non era stata casuale quella frase, aveva scelto la parola bagnata volutamente, in modo da mandare un messaggio più che chiaro.
Mi avvicinai a lei e le sfilai il vestitino a fiori, poi la girai e le slacciai il reggiseno nero, lei intanto si sfilò gli slip sempre neri, di pizzo.
Anche noi ci togliemmo pantaloni e boxer mostrando i nostri cazzi già ingrossati dalla situazione che si prospettava.
Ci infilammo tutti e tre nel box doccia, fortunatamente abbastanza grande da farci stare tutti, un po' stretti ma insieme.
Lo scroscio di acqua, prima freddo, diventò più caldo in breve ma regolammo in modo che la temperatura restasse tiepida e ci avvolgesse in un fascio rinfrescante.
Le mie mani e quelle di Alessio si concentrarono a massaggiare il corpo di Lisa, avanti e dietro, toccandola dappertutto, mentre anche le sue mani cercavano i nostri corpi e di fatto i nostri uccelli tesi.
"Che belli che siete, i miei angeli di oggi.....", si abbassò e prese a leccare il mio cazzo e poi quello del mio amico, più ancora il mio e poi il suo, alternandosi con ritmo e aumentando sempre più la foga dei pompini.
Io e Ale ci guardavano complici, mentre l'acqua della doccia ci grondava addosso.
Lei pompava forte, con avidità, come se i pompini fossero la sua ragione di vita.
Poi lei si fermò di colpo, si tirò su e ci chiese di scoparla: uscimmo dalla doccia asciugandoci alla meglio al volo, giusto un po' togliendo il grosso dell'acqua,e ancora di fatto bagnati seguimmo lei in camera da letto.
Se mise a pecora offrendo il posteriore ad Alessio e riprendendo in bocca il mio cazzo che era davanti a lei.
Ogni colpo che riceveva emetteva un grido, soffocati dal mio cazzo in bocca.
Vedevo Ale impegnato a darle colpì sempre più forti, poi dissi che la volevo scopare io e si girò, scambiando le posizioni.
Non volevo essere da meno del mio amico in una sua ipotetica valutazione e provai a dare il meglio di me nell'arte dello scopare: alternavo ritmi più lenti a ritmi forti, fortissimi, schiaffeggiando con forza le sue natiche bianche in breve coloratesi di rosso, sentivo la sua figa aprirsi e pulsare ad ogni colpo, i suoi mugolii diventare grida, più urla, frasi sconnesse pronunciate da lei ormai pienamente coinvolta.
La stesi sul letto, le aprii le gambe e cominciai a leccarla sulla figa concentrandomi sulla clitoride mentre Alessio veniva succhiato.
Cambiammo ancora, da bravi amici, con Lisa che apprezzava sempre le nostre decisioni, soprattutto gli schiaffi al sedere, i capezzoli torti e strizzati con forza sempre maggiore e poi mordicchiati con decisione.
Andammo avanti non so quanto, anche perché quando uno dei due tendeva a stancarsi ci pensava l'altro a non fare scendere il ritmo forsennato facendo un gran bel lavoro di squadra
Lei era invece infaticabile, una macchina da guerra, attiva e indemoniata, avida di cavalcare, di saltare, di succhiare.
Avevamo i cazzi viola, duri che sembravano di marmo di Carrara, con una voglia di sborrare pazzesca, così le chiedemmo di mettersi in ginocchio davanti a noi per prendere tutto il nostro piacere.
Subito si mise giù prendendo gli uccelli in mano e riprendendo a sbocchinare in alternanza fino a quando sia io che Alessio non le sparammo sulla faccia e sulla sua bocca aperta con la lingua fuori, tutta la sborra che riuscimmo a dare.
La ricevette con tanto piacere, accompagnando le sborrate con un "siiiiiiiiiiiiiii" prolungato e cercando di prendere più liquido possibile muovendo la lingua in direzione dei getti.
Esausti e nuovamente sudati, nonostante un ventilatore, tornammo in doccia, questa volta uno alla volta.
"Siete fantastici ragazzi" disse lei dalla doccia per ultima, mentre io e il mio amico finivano di rivestirci.
"Beh, Lisa, oggi giornata di offerte 2×1, vero" feci io a mo' di battuta.
"Vero, bisogna sempre approfittare di queste offerte"rispose lei simpaticamente.
Ci salutammo con la promessa che quando avesse dovuto fare la spesa grossa, ci avrebbe chiamato.
A quando la prossima offerta?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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